Sab 18 Mag 2024
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Dalla terra alla cucina, sui social successone per i piatti realizzati dagli studenti calabresi

10 mila visualizzazioni in appena un mese (dal 4 aprile con la prima uscita) fatte registrare complessivamente su Facebook e Instagram. Piace, appassiona ed ispira la nuova rubrica DALLA TERRA ALLA CUCINA: I PIATTI DEL MAJORANA che coinvolge tutti e tre i plessi del Majorana: gli studenti dell’istituto professionale alberghiero (IPSEOA) cucinano; quelli dell’agrario forniscono le materie prime e quelli dell’industriale, protagonisti del corso di comunicazione, raccolgono e raccontano il materiale.

 

Anche per quest’ultimo prezioso gioco di squadra tra tutti e tre gli indirizzi, quello in corso – sottolinea il dirigente scolastico Saverio Madera – può già essere considerato un esperimento più che riuscito e che contribuisce ad indirizzare gli studenti nella scelta e nella valorizzazione delle materie prime locali, ad appropriarsi del patrimonio identitario e gastronomico ereditato, continuando ad orientarsi meglio al mercato territoriale e regionale.

 

Le brigate che si alternano di volta in volta davanti ai fornelli del laboratorio di cucina sono guidate dai docenti Pietro Bloise e Antonio Farace in tutte le fasi della preparazione del piatto del giorno: a partire dalla scelta degli ingredienti, per buona parte a Km0 e pescati dal paniere di prodotti provenienti dagli ettari di terra dell’azienda agricola speciale diretta da Francesco Filippelli.

 

Dal carpaccio di corteccia di fave dell’azienda agricola della Scuola, con glassa di Cipolla Rossa di Tropea caramellata e scaglie di Pecorino Crotonese Biologico Dop; alla zuppa di fagioli dell’altopiano silano, accompagnati da cicoria coltivata nell’azienda agricola del Majorana, da cotiche di maiale, costoni di pane (realizzato con farina semi-integrale bio dell’Istituto Tecnico Agrario) e cime di rapa; dalle uova con piselli e salsiccia, tra gli insaccati trasformati dagli stessi studenti nelle ore di cucina; passando dai perciatelli con cime di capperi, anch’essi di produzione locale; fino agli occhi di lupo, con fave, cipolla rossa di Tropea e croccantino di pancetta.

 

Ogni piatto, ogni ricetta, ogni proposta viene sempre arricchita con un filo d’extravergine d’oliva Momenà, etichetta che prende il nome dalla contrada che ospita gli ulivi dell’azienda agricola. Sono, queste, le prime esperienza gastronomiche di una serie di ricette già sperimentate dagli aspiranti chef e documentate, passaggio dopo passaggio, dalla rubrica social che continua a far registrare like, visualizzazioni e condivisioni.

 

Sarà per la sua semplicità, sarà che mette d’accordo un po’ tutti, ma quella che ha fatto registrare più interazioni tra tutte le ricette, ad oggi, è la zuppa di fagioli, regina incontrastata per tradizione, autenticità e gusto.